Interessante sentenza della II Sezione penale della Corte di Cassazione, che ha condannato per riciclaggio il direttore di una banca che aveva acconsentito al deposito e all'incasso, da parte di un cliente, di assegni di illecita provenienza.
La Cassazione ha anche ribadito, in diritto, che "l'elemento soggettivo del delitto di riciclaggio, che consiste in ogni forma di ripulitura del denaro o dei valori provenienti da delitto - è integrato dal dolo generico che ricomprende sia la volontà di compiere le attività relative ad impedire l'identificazione della provenienza delittuosa di beni, sia la consapevolezza di tale provenienza, senza alcun riferimento a scopi di profitto e di lucro".
In allegato, il testo della sentenza.
Luigi Stella - Mattia Miglio
Download: sentenza 39385/2010